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FilmUP Forum Index > Cinema > Tutto Cinema > INLAND EMPIRE di David Lynch   
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Autore INLAND EMPIRE di David Lynch
Quilty

Reg.: 10 Ott 2001
Messaggi: 7637
Da: milano (MI)
Inviato: 02-10-2006 17:52  
Di questo film , a parte i fortunati che l'hanno visto a Venezia, non si sa nulla se non una cosa: non c'è una storia di senso compiuto. Almeno non percepibile con una sola visione.

Non è certo una novità questa per chi conosce Lynch (eraserhead su tutti, ma anche strade perdute e mulholland drive).
Anche quando , dopo alcune visioni, si riesce a trovare un senso al tutto (come dimostrano le analisi della trama nella sezione spoiler) rimane il fatto che la storia di Inland Empire non avrà nessuna importanza, così come non ne aveva quella (afferrabilissima in fin dei conti) di Mulholland Drive.

David Lynch restituisce quindi al pubblico l'essenza del cinema.
Non ci saranno sterili discussioni su sceneggiature che non reggono , presentano buchi, non sono logiche e menate simili.
La sceneggiatura di Inland Empire è un pretesto per fare cinema con gli strumenti del cinema.
La scelta di Lynch di abbandonare la comoda strada di trasposizioni o adattamenti di romanzi per dedicarsi a storie (apparentemente) senza senso è coraggiosa perchè chiude definitivamente le porte in faccia allo spettatore che si presenta in sala solamente per vedere del teatro filmato con una trama compiuta ; ma anche alla critica ,che invece di passare il suo tempo a raccontare la storia del film, ancora una volta e grazie a questo regista non potrà farlo ma dovrà parlare di cinema.

I cinefili della domenica saranno smascherati quando affermeranno che il film non gli è piaciuto perchè non ci hanno capito nulla e non sono riusciti a cogliere la storia del film!

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 02-10-2006 18:08  
poteva però sviluppare la psicologia dei personaggi un pò di più, i movimenti di macchina sono autoriflessivi e poco metaforici, sceneggiatura lacunosa viste le premesse. E comunque non si capisce niente.
Non parlate di cinema che non se sapete un cazzo.


oooh così abbiamo riassunto tutto qui così il 90% del forum può esimersi dallo scrivere.

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Una minchia/sapida

[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 02-10-2006 alle 18:08 ]

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 02-10-2006 18:53  
quote:
In data 2006-10-02 17:52, Quilty scrive:
I cinefili della domenica saranno smascherati quando affermeranno che il film non gli è piaciuto perchè non ci hanno capito nulla e non sono riusciti a cogliere la storia del film!


ricordo che nel muro del pianto di Venezia (quello di Gianni Ippoliti), subito dopo la prima per gli accreditati, c'erano fogli con commenti del tipo "Lynch smettila di drogarti", "Spiegaci il film", "non si capisce un cazzo", roba così.
_________________
Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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Tristam
ex "mattia"

Reg.: 15 Apr 2002
Messaggi: 10671
Da: genova (GE)
Inviato: 02-10-2006 20:01  
e perchè li hai scritti?
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"C'è una sola cosa che prendo sul serio qui, e cioè l'impegno che ho dato a xxxxxxxx e a cercare di farlo nel miglior modo possibile"

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sandrix81

Reg.: 20 Feb 2004
Messaggi: 29115
Da: San Giovanni Teatino (CH)
Inviato: 02-10-2006 20:23  
ahaha
perché non mi hanno fatto entrare a vedere il film, quei bastardi!
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Quando mia madre, prima di andare a letto, mi porta un bicchiere di latte caldo, ho sempre paura che ci sia dentro una lampadina.

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badlands

Reg.: 01 Mag 2002
Messaggi: 14498
Da: urbania (PS)
Inviato: 02-10-2006 20:46  
quote:
In data 2006-10-02 18:53, sandrix81 scrive:

ricordo che nel muro del pianto di Venezia (quello di Gianni Ippoliti), subito dopo la prima per gli accreditati, c'erano fogli con commenti del tipo "Lynch smettila di drogarti", "Spiegaci il film", "non si capisce un cazzo", roba così.




quel minorato di ippoliti ancora viene pagato per quella roba.ricordo ancora la stronzata del premio per la miglior stroncatura al bacio dell'orso,nel 2002,casualmente vinto da un tecnico di rai2.
ciao!

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AlZayd

Reg.: 30 Ott 2003
Messaggi: 8160
Da: roma (RM)
Inviato: 02-10-2006 22:43  
quote:
In data 2006-10-02 17:52, Quilty scrive:


I cinefili della domenica saranno smascherati quando affermeranno che il film non gli è piaciuto perchè non ci hanno capito nulla e non sono riusciti a cogliere la storia del film!



Dei cinefili della domenica me ne frego, è una vecchia storia quella dell'incomprensibilità del testo di cui pure me ne strafego; il problema di questo film -visto a Venezia - è che se pur a fronte del quasi medesimo incomprensibile (che poi incomprensibile non è, la coscienza puoi confoderla, l'incoscio no, quello confonde te...) groviglio tramico che caratterizza Mulholland Drive, è, nonostante le apparenze, fin troppo esplicito, nel senso che è tirato per le lunghe, quasi un seguito/rifacimento di M.D., con varianti figurative di altissimo livello plastico espressivo, grandi invenzioni registiche, ecc, che superano di gran lunga M.D. senza tuttavia possedere quasi per niente quel fuoco sacro del che in M.D. ti brucia le viscere. Forse in Inland Empire "hay demasiada banda"... e di "club Silencio" c'è n'è solo uno. Come spesso è unico quello stato di grazia che ti porta a creare l'irripetibile onda marina, allorchè, come diceva il dionisiaco poeta, "le onde del mare in tempesta non si ripetono".

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"Bisogna prendere il veleno come veleno e il cinema come cinema" L. Buñuel

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Schizobis

Reg.: 13 Apr 2006
Messaggi: 1658
Da: Aosta (AO)
Inviato: 04-10-2006 16:45  
quote:
In data 2006-10-02 18:08, Tristam scrive:
poteva però sviluppare la psicologia dei personaggi un pò di più, i movimenti di macchina sono autoriflessivi e poco metaforici, sceneggiatura lacunosa viste le premesse. E comunque non si capisce niente.
Non parlate di cinema che non se sapete un cazzo.


oooh così abbiamo riassunto tutto qui così il 90% del forum può esimersi dallo scrivere.

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[ Questo messaggio è stato modificato da: Tristam il 02-10-2006 alle 18:08 ]





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clagle01

Reg.: 18 Set 2003
Messaggi: 1566
Da: Lissone (MI)
Inviato: 10-02-2007 20:23  
Ragazzi...........un vero delirio di immagini, sogni, visioni......meraviglioso....è stata un'esperienza unica.Grazie di esistere David!!!!!!!!
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Nulla accade per caso.....

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 11-02-2007 00:00  
quote:
In data 2006-10-02 17:52, Quilty scrive:
Di questo film , a parte i fortunati che l'hanno visto a Venezia, non si sa nulla se non una cosa: non c'è una storia di senso compiuto. Almeno non percepibile con una sola visione.




ma non è affatto vero
come dicevo da altre parti:

SPOILER

gli unici due personaggi "reali" sono la ragazzina polacca e suo padre, quello che alla fine del film si vede rientrare a casa.
Tutto il film si svolge nell'arco temporale di qualche istante. Le informazioni di partenza sono che c'è questa ragazzina seduta davanti alla televisione, in uno stato emotivo evidentemente alterato, associata all'immagine di quel che potrebbe essere la puntina di un mangianastri su un disco, metafora dell'incisione nel subconscio della ragazza di una realtà che percepisce come deformata.
Da questo punto si inizia un percorso lunghissimo nell'Inland Empire della suddetta, nello strato più profondo del suo subconscio, che non riesce a sganciare il proprio proiettarsi verso un mondo utopico e desiderabile (una scintillante carriera da attrice) dalle proprie sottili paure ed angosce (una vicina di casa oltremodo inquietante), così come anche l'ambiente yankee di Hollywood si mescola con quello povero e rurale della Polonia, mescolandosi così anche i diversi idiomi.
Il primo sdoppiamento che Lynch opera avviene, dunque, tra reale e subconscio. Ma dopo aver attraversato un tratto della vita complessa della Dern, ogni tanto richiamati alla realtà dalla distorta percezione di Rabbits in televisione.
All'interno del meccanismo narrativo situato al di dentro dell'Inland Empire avviene il secondo sdoppiamento. Cioè dopo un avvio più o meno lineare dell'esperienza onirica fattasi Laura Dern, il viaggio mentale inizia a perdere di coerenza, a mescolare elementi (il padre della ragazzina, è edipicamente proiettato come marito del star di Hollywood), a sovrapporre i tempi. E, partendo da qui, il personaggio della Dern inizia ad assumere la coscienza di non essere reale (insieme alla coscienza della ragazzina, il cui viaggio onirico si avvia gradualmente e confusamente verso un ritorno alla realtà), giungendone ad avere piena consapevolezza al momento della morte. Qui il viaggio nel subconscio perde definitivamente di coerenza (siamo agli ultimi 40 minuti del film) e il disperdersi graduale dell'organizzazione cosciente della mente si unisce alla percezione "autocosciente" del personaggio proiettato di non essere reale, di non avere possibilità di sbocchi razionali. Punto di implosione è il volto che si va a sformare e a decomporre nel finale, segno di un'impossibilità della sognatrice a rimanere in trance, come della sognata a parcepire una qualsiasi realtà coerente.
Di qui il ritorno alla bambina, alla televisione, e al ritorno del padre in casa, che segna il distacco definitivo (?) dall'angoscia, e punto di contatto concreto con la realtà per ricacciare nel profondo le inquietudini del subconscio

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"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
Messaggi: 413
Da: Sestu (CA)
Inviato: 11-02-2007 03:06  
mi aggiungo anch'io

Le diverse storie non hanno chiare connessioni logiche, ma si richiamano per temi e immagini.
le prime scene sono una sorta di ouverture che mette in luce (si fa per dire) tematiche e locazioni. la storia di oggi inizia con la vicina di casa che a a trovare susan, quella di domani con la telefonata del suo agente e comincia a deformarsi nel momento in cui l'attrice accetta l'invito di devon.
Perciò penso che il personaggio reale sia susan e tutte le deformazioni della sua persona/personalità siano riconducibili al senso di colpa e alle conseguenze del suo tradimento. la ragazza polacca guarda inland empire e allo stesso tempo non giudica la vicenda, ma soffre per il destino dell'attrice, la parte di se stessa che si rifugia in infiniti ruoli fino a raggiungere quello di una maschera mostruosa sciolta alla luce di una realtà sempre più opprimente. lei è la prima e l'ultima deformazione di susan, realmente dispiaciuta di ciò che è successo, l'unica in grado di accettarsi, di non nascondersi dietro ruoli e quindi di dare ordine e senso al flusso caotico di immagini stranianti.



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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 11-02-2007 09:18  
si, ma la tua spiegazione non dà ragione della "linearità" sostenuta da Lynch
è una semplice e libera asociazione di immagini e sequenze
_________________
"Verrà un giorno in cui spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate"

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Thomwitt

Reg.: 29 Dic 2006
Messaggi: 394
Da: Treviso (TV)
Inviato: 11-02-2007 10:20  
Allora...Ci sarebbero da dire molte cose...Io la faccio "relativamente" semplice...Laura Dern non esiste. O meglio, è morta. Nella vita reale era una prostituta. La ragazza che sta guardando la tv è sua figlia, e sta vedendo un film polacco degli anni '50 o giù di lì...Non mi azzardo ad avere la soluzione per un film che è un'equazione dalle molte variabili oscure, ma potrebbe essere che la ragazza che si commuove davanti alla tv riviva la vita della madre, che era una prostituta realmente, iniettandoci la componente onirica del sogno...Vale a dire che la figlia sogna per la madre, vive il film polacco, e contemporaneamente il ricordo vivido della madre riaffiora in lei e sogna per lei una vita fatta di recitazione, nella quale però deve combattere con il ricordo della madre, prostituta strafatta, la quale magari sognava di recitare, senza speranza alcuna. in tale sogno affiorano momenti di realtà, come quando Laura Dern va a casa di Devon-Bill e gli dice di amarlo, mentre lui non sa chi nemmeno sia...Da lì scatta la molla omicida della gelosia della moglie dell'attore, che con il cacciavite porrà fine alla vita già tragica di Laura. E nel finale madre e figlia si ritrovano, oltre quella porta 47, la porta che separa la vita dalla morte, e per un istante si cercano , si trovano. E raggiungono entrambe la pace. Ma basta, non voglio arroventarmi il cervello con altre, sempre soggettive e molto opinabili, interpretazioni. Film immenso, un omaggio al cinema e metafora stessa dello sguardo dello spettatore, che in tanti frammenti confusi, può ritrovare o perdere se stesso in un qualche angolo di quell'emporio senza fine chiamato mente...Forse i tanti critici che lo hanno bollato come incomprensibile sono gli stessi che fra dieci anni grideranno al capolavoro...Straordinario
_________________
“...Ogni istante dei nostri incontri lo festeggiavamo come un’epifania, soli a questo mondo...Quando il destino ci seguiva passo a passo, come un pazzo col rasoio in mano. ”

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nicola777

Reg.: 07 Gen 2004
Messaggi: 413
Da: Sestu (CA)
Inviato: 11-02-2007 12:27  
quote:
In data 2007-02-11 09:18, Petrus scrive:
si, ma la tua spiegazione non dà ragione della "linearità" sostenuta da Lynch
è una semplice e libera associazione di immagini e sequenze



io ho visto un associazione di idee tra il suo essere attrice e il ricorrere al disperato tentativo di rifugiarsi in infiniti ruoli per sfuggire alla realtà, nutrendosi del suo senso di colpa e del suo odio contro il marito e, quindi, contro hollywood stessa.

non capisco perchè la tua spiegazione sarebbe più lineare..dei molti aspetti della vita della protagonista che il film tratta, se fossero ricondotti alla ragazza polacca non avrebbero spiegazione. invece se li attribuiamo alla vita di susan hanno un riscontro più forte (come per es. il fatto che si parli di un figlio -che alla fine vediamo reale solo con la riappacificazione della polacca e della dern- mentre il marito sostiene di non poter essere il padre porta al tradimento reale dell'attrice).

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Clayton Klein walking to Hell

[ Questo messaggio è stato modificato da: nicola777 il 11-02-2007 alle 12:30 ]

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Petrus

Reg.: 17 Nov 2003
Messaggi: 11216
Da: roma (RM)
Inviato: 11-02-2007 13:40  
perchè la mia rispecchia semplicemente quello che Lynch fece intendere a Venezia
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